ORVIETO


Il suo nome, “Urbs vetus”, ricorda la riedificazione medioevale dell’etrusca Velza, assediata e distrutta dai romani nel 264 a.C. Tra i tufi degli edifici che creano un tutt’uno con la rupe sottostante, svetta, maestosa e splendente di mosaici, la facciata del Duomo di S. Maria Assunta, enorme trittico disegnato da Lorenzo Maitani nel secolo XIV. Numerosissimi le opere conservate all’interno tra cui la splendida cappella di San Brizio, con il Giudizio Universale del Beato Angelico e Luca Signorelli (ingresso a pagamento) e il reliquiario contenente il corporale del miracolo di Bolsena. L’itinerario all’interno della città prosegue verso il Palazzo del Popolo, il Palazzo dei Sette e la Torre del Moro per concludersi poi, percorrendo Corso Cavour, presso la Rocca Albornoz per l’eventuale visita dello spettacolare Pozzo di San Patrizio (ingresso a pagamento).

Tra i numerosi monumenti e musei della città si ricordano inoltre: i Palazzi Papali che alloggiano il Museo dell’Opera del Duomo, il Museo Archeologico Nazionale (vedi "Luoghi Etruschi") e il Museo Emilio Greco; il Museo Claudio Faina (vedi "Luoghi Etruschi"); il circuito dell’Orvieto sotterranea; le chiese romaniche di S. Andrea e S. Giovenale e l’Abbazia dei SS. Severo e Martirio.




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